Onorevole Signore!

Un dono più gradito, più desiderato Ella non poteva farmi della sua fotografia la quale conserverò sempre presso di me con grata ricordanza, e la quale mi rappresenta;² anche sotto l’aspetto dei lineamenti esteriori, una delle più caratteristiche fisonomie della nobilissima stirpe anglosassone

Il trasporto che io sento verso di Lei non è entusiasmo, ma è venerazione e riconoscenza. È venerazione perchè io riconosco gl’immensi benefizii che le sue dottrine hanno arrecato alle scienze naturali. È riconoscenza perchè, se Ella non avesse scritto le sue osservazioni sulla fecondazione delle Orchidee e il suo libro sulla origine della specie, io ad litteram non avrei potuto produrre nulla nel campo delle investigazioni scientifiche, e non avrei potuto realizzare quel presentimento che avevo fin da piccolo; il presentimento cioè delle mirabili armonie che intercorrono tra le piante e gli altri esseri.³

Mi rincresce che la sua salute non sia stata buona nella passata estate; spero però ch’ Ella si ristabilisca completamente e che, per il bene della Umanità, viva tanti anni ancora da poter vedera l’incontrastato e generale trionfo delle sue dottrine.

Attendo con molta sollecitudine la comparsa alla luce del suo saggio sul preponderante vigore delle figliuolanze procedenti da nozze incrociate.⁴ Questo lavoro, oltre l’importanza filosofica, avrà anche una grande importanza pratica per l’agricoltura, l’orticoltura e la selvicoltura.

La ringrazio pel favoritomi indirizzo del Sig. Bentham,⁵ al quale manderò tutti quei miei lavori, dei quali mi restano esemplari.

Cedendo al cortese desiderio da Lei esternato, unisco la mia fotografia.⁶

Continui la di Lei preziosa benevolenza | all’ ossequentissimo discepolo | Federico Delpino